giovedì 5 luglio 2012

S.O.S. Mamme - Richiesta di Cristina


Cristina, mamma e moglie di un Soldato in Missione ci chiede aiuto:
'SOS...ragazze cominciano i primi problemucci dovuti alla lontanza del padre, o almeno credo...da quando mio marito è partito, il mio bambino di due anni, reagisce con violenza ai rimproveri a volte mi tira anche delle pacche, prima non l'aveva mai fatto e premetto che non abbiamo mai alzato le mani con lui...inoltre è diventato molto possessivo, so che questa è una fase normale nei bimbi, ma anche qui, lui che fino a poco tempo fa era un bambino molto dolce e docile, adesso reagisce con violenza, scatenando risse e spingendo i bimbi. Stamattina al tempo famiglie mi sono presa uno spavento...ha spinto un bimbo contro un mobile e a momenti lo mandava all'ospedale perchè ha mancato di poco lo spigolo. Non ho mai sopportato il bullismo e la violenza e nemmeno i bimbi prepotenti e maneschi...come devo fare? Per ora quando mi tira le pacche gli dico che non si fa e se insiste lo metto in castigo, ovvero lo lascio per un po' seduto su una sedia lui piange e si dispera ma dopo due minuti gli passa e tutto torna come prima, invece per il rapporto con gli altri bimbi non so proprio come fare, lo sgrido certo, ma sembra non capire...'

Elena, educatrice al nido, mamma e moglie di un Soldato risponde:
'Ciao! E'normale e mi viene da dire anche giusto che sia arrabbiato,lo sarebbe chiunque. Anzi meno male che tira fuori a modo suo ciò che prova. Io 'accoglierei' la sua rabbia e in base alla sua età farei delle cose con lui. Cerco di spiegarmi un po' meglio: ti garantisco che il solo fatto di dirgli che anche tu a volte ti arrabbi e sei triste perché ti manca il suo papà lo farà sentire compreso. E pensa a qualcosa che potete fare insieme per trasformare questo momento di rabbia, dal disegnare, a cantare una canzoncina insieme. Un vostro momento di sfogo e abbassamento della tensione. Siamo con voi!!! Ps: una bella attività rilassante e bellissima da far insieme e adatta alla stagione e quella con i colori a dita. colorarsi e colorare e decisamente liberatorio...per tutti!'

Anche Carla, moglie di un soldato, mamma e responsabile del Gruppo Sostegno Famiglia Esercito di Cassino, da un consiglio a Cristina:
'Mio figlio e' un po' piu' piccolo, ha 19 mesi e anche lui ha reagito con me tirando schiaffi e urlando in modo continuato ''papa' papa' '' ,inutile dirgli che sarebbe tornato al piu' presto, ho cercato di coinvolgerlo davvero in tutto anche le faccende quotidiane tutte prese come un gioco ed il tempo e' trascorso ovviamente con tanta pazienza!'
Ed ecco i preziosi suggerimenti di Romina, la nostra esperta Educatrice:
'Ciao Cristina, ti tranquillizzo dicendoti che per l'età è normale o comunque giustificabile un atteggiamento del genere. Ftuo figlio sta iniziando a sviluppare la sua personalità, in più si trova a dover far fronte alla perdita di un punto di riferimento, è destabilizzato. come può reagire un bimbo di quell'età? Non è un adulto, non ha i nostri mezzi per scaricare la sua frustrazione e il suo senso di abbandono; noi possiamo scrivere, uscire,confidarci con le amiche...lui che può fare? non ha un'autonomia tale e delle capacità tali da poter attivare una difesa adeguata e quindi urla, picchia e ti premetto che potrebbe anche tirare qualche morso!che fare:
  • Continua a sgridarlo e a metterlo in "punizione". Tu comprendi che questo sia il suo unico mezzo di comunicazione della rabbia, ma non lo giustifichi;
  • Continua a fargli frequentare gli altri bimbi, non interrompere assolutamente il processo di socializzazione con i pari che a questa età è fondamentale! Cerca di non fargli percepire la tua ansia per paura che possa comportarsi male quando incontra gli altri bimbi; e se dovesse comportarsi male portalo via, la prossima volta sarà più accorto. Ricorda che le minacce, se non accompagnate dalle conseguenze, non sono efficaci!
  • Fallo sfogare: attività all'aria aperta soprattutto!
  • Mantieni continuo il legame col papà: fagli prepare dei disegni, la stampa delle sue manine e dei piedini, un collage, tutti da far vedere al papà via skype! Ogni giorno o ogni w.e. potrebbe avere questo impegno, come se fosse un compitino...ma piacevole!
  • Per quanto riguarda il castigo/punizione: distingui le volte in cui il comportamento diventa più insistente e capriccioso; in questo caso...punizione! Poi nn è che debba durare chissà quanto, l'importante è che venga punito; non usare il termine punizione, ma digli che si deve sedere a riflettere. Dopo un quarto d'ora ti riavvicini a lui e gli chiedi "se ha pensato e cosa ha pensato", chiaramente aiutalo tu a capire dove ha sbagliato e cosa avrebbe dovuto fare e digli che sei molto dispiaciuta, che il tuo comportamento ti fa dispiacere "vuoi che mamma sia triste?" Vedrai che nn sarà necessario metterlo in punizione tante volte...fammi sapere!!! '

Ringraziamo Cristina per aver acconsentito alla pubblicazione della sua richiesta di aiuto, consapevoli del fatto che questa 'conversazione' tra mamme ed esperte sarà di supporto a chi, come lei, si trova ad affrontare la missione del marito, sola con un bimbo da crescere. Vi invitiamo dunque a seguire l'esempio di Cristina e non esitate a contattarci per qualunque vostra necessità o richiesta.
Siamo ad una 'mail/telefonata' da voi!

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