sabato 24 novembre 2012

Gruppo di Lettura AMD Grottaglie - Recensione Libro 'Ternitti' (M. Desiati) - di Luana Fiorenza


    Una storia di tutti. Questo è il contenuto di Ternitti, opera finalista premio Strega 2011 dell'autore martinese Mario Desiati. Già vincitore di numerosi premi letterari a partire dalle sue prime esperienze romanzate, Desiati concentra in quest'opera tutta la sua "meridionalità" e tutta la sua passione per una terra amata ma da cui si è allontanato per scelte professionali. Anche la protagonista del suo romanzo, Mimì Orlando, si allontana dal Salento. Sono gli anni '70, quando il sogno di un futuro migliore conduce migliaia di meridionali in Svizzera a lavorare nelle fabbriche di Eternit. "Ternitti" altro non è se non la storpiatura del nome di questo materiale che, da chimera di ricchezza e benessere, si trasformerà per migliaia di famiglie in un assassino invincibile. Ma Mimì deve seguire i suoi genitori ed in Svizzera vivrà fra il dialetto salentino dei suoi conterranei, di cui il libro è zeppo di citazioni, ed una realtà del tutto nuova e differente dalla sua. I suoi quindici anni, età che ha quando la incontriamo per la prima volta nel romanzo, li vuole vivere intensamente e questo la porta fra le braccia di Pati, uomo/ragazzino emigrante come lei. Con lui condivide una notte di amore il cui frutto sarà Arianna, la figlia che Pati non vorrà e che, contarriamente agli usi del tempo, Mimì dedicerà coraggiosamente di crescere da sola. La ritroviamo vent'anni dopo, donna matura con una figlia poco più che adolescente, con la stessa forza e determinazione dei suoi 15 anni, con lo stesso anticonformismo ribelle che la faranno quasi temere dagli uomini che tenteranno di avvicinarsi a lei. Il ritorno alla terra d'origine, l'accoglienza di una famiglia disagiata, il dolore della morte di tanti uomini e donne che come lei avevano respirato veleno e, finalmente, l'incontro/scontro con un Pati, roso dal male, e dai sensi di colpa. In un susseguirsi di disegni pittoreschi del Salento, fra una parola dialettale ed un'esperienza di vita, Desiati fa scorrere davanti ai nostri occhi 30 anni di storia del Sud Italia, 30 anni di vita e morte, di lavoro e sudore, di Amore e Passione, con un finale tutto da gustare.

    Il prossimo incontro del Gruppo di Lettura a cura di AMD Grottaglie (TA) si terrà il giorno 18 Dicembre alle h18.30 presso la sede dell'Associazione Ethra in via Regina Elena 119, Taranto.

    Vi aspettiamo!


giovedì 22 novembre 2012

Cara missione - di Deborah Croci

Cara missione,

Ti scrivo perchè ho accumulato una serie di cose da dirti e dato che non ho la possibilità di parlartene a voce, le metto su carta, nella speranza che tu le possa leggere, un giorno non poi così lontano. 
Ci conosciamo ormai da qualche anno. Non è molto forse, lo so, ma quel tanto che basta per essermi fatta di te un'idea ben chiara. 
Io non piaccio a te e tu non piaci a me. Questo mi sembra ovvio. 
Sei colei con la quale devo dividere il mio uomo. Arrivi quando meno me lo aspetto, te lo prendi e te lo porti via senza chiedermi nemmeno il permesso. Lui passa spesso insieme a te Natali, Pasque, compleanni (miei e suoi) e tutte le feste comandate (e non) che esistano a questo Mondo. Non puoi quindi nemmeno pretendere di starmi simpatica! Per quanto io mi impegni, non ci sono crisi isteriche, pianti, lamentele, arrabbiature, urla, tacchi a spillo, rossetti e minigonne, o minacce (del tipo "se questa volta parti,d'ora in poi dormi sul divano!") che possano persuadere lui, il Soldato, dal decidere di non partire, di non assecondarti, di non scegliere te. Vinci sempre tu, sistematicamente. 
Ma, cara missione, lasciatelo dire onestamente, tu vincerai, ma vinco anche io. E vinco grazie a te. Perchè ogni volta che arrivi, acquisisco forza, consapevolezza, indipendenza. Ogni volta che te lo porti via, io divento  più grande (non alta, si intende...purtroppo per me!). 
È grazie a te che ho potuto conoscere aspetti di me che non avrei mai potuto scorgere altrimenti, è grazie a te che mi sono riscoperta capace di affrontare e superare ostacoli che credevo insormontabili ed è sempre grazie a te che ho avuto il dono di conoscere persone come me, Donne come me, che ogni giorno vivono con entusiasmo e coraggio questa vita militare. Una vita dura, una vita non adatta a tutti, ma solo a persone speciali come noi, persone che sanno trarre da ogni sconfitta una lezione, persone che combattono a testa alta la loro battaglia, magari cadendo, magari facendosi prendere dallo sconforto, magari lasciandosi scappare qualche lacrima a volte (o fiumi di lacrime che le cascate del Niagara sono niente a confronto!) ma che alla fine riescono sempre a rialzarsi in piedi, più forti e determinate di prima. E se non dovessimo riuscire a risollevarci da sole, cara missione, ci basterebbe voltarci e guardare al nostro fianco. Troveremmo una mano tesa pronta a tirarci su, una parola di conforto, un aiuto concreto. Troveremmo altre Donne, altre Famiglie Militari altre persone pronte a condividere con noi i momenti tristi e felici che ci attendono, pronte a farci compagnia in questo cammino difficile ma non impossibile. Non impossibile per noi, almeno! 
In conclusione, cara missione, ti esorto a non arrovellarti troppo per cercare altri assurdi stratagemmi per renderti antipatica ai miei occhi e per uscire vincitrice da questa battaglia. Perchè con il tempo, da Donna giovane ma saggia quale sono diventata (sempre grazie a te, pensa!) ho imparato a volerti quasi bene, ho imparato a guardare oltre i tuoi trabocchetti, oltre i tuoi, devo ammettere astuti, tentativi di mostrarmi solo il lato peggiore di te, ho imparato a cercare e a trovare (!!) moltissimi aspetti positivi che mi hanno permesso di non considerarmi più vittima di chissà che piano universale architettato contro di me, ma privilegiata. Privilegiata e fortunata per tutto il bello che questa scelta di vita mi sta regalando, per tutte le emozioni contrastanti che solo grazie a te sto vivendo, per tutte le persone che mi hai permesso di incontrare lungo il cammino, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. 
Ed infine, cara missione, te lo voglio proprio dire, mi avrai anche momentaneamente separato dal mio uomo, mi avrai anche tolto le sue coccole, i suoi baci, le sue carezze, ma non mi hai tolto lui, non mi hai tolto il suo cuore, non mi hai tolto 'noi', anzi, ci hai fatto crescere, misurare attraverso le sfide che la distanza ci ha posto di fronte,  ci hai fatto maturare, ci hai fatto diventare quelli che siamo oggi. Lontani, insieme. Vicini da lontano.  

Voglio quindi dirti grazie. Hai capito proprio bene. Grazie!
Non mi piaci, ovviamente. Ma grazie. 
Grazie per tutto ciò che hai fatto per me, senza nemmeno rendertene conto. 

Con affetto (ma senza esagerare!)
Deborah

martedì 20 novembre 2012

Dolcetto o Scherzetto? - Halloween Party per Bimbi - Gruppo Supporto Famiglie Militari AMD Grottaglie

In occasione della festa di Halloween il Gruppo Supporto Famiglie Militari AMD Grottaglie ha organizzato uno spaventosissimo Halloween Party per tutti i bimbi con animazione, balli, musica, palloncini dolcetti a volontà e per concludere...una gustosissima merenda a tema preparata dallo Staff e dalle mamme del gruppo!

Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo divertentissimo pomeriggio insieme e a tutte le famiglie che hanno partecipato rendendolo davvero speciale.

Arrivederci alla prossima avventura!

Ecco a voi le foto dell'evento...Buona visione!
(foto di Deborah Croci)




























lunedì 19 novembre 2012

Seminari di Supporto Psicologico per Famiglie Militari - a cura della Dott.ssa Rachele Magro per 'L'altra metà della Divisa'


In merito alla collaborazione tra la Rete Supporto Famiglie Militari 'L’Altra metà della Divisa' e la Dottoressa Psicoterapeuta Rachele Magro, è in programma in data 27 e 29 Novembre 2012 a Grottaglie (TA) , Sede Centrale dell'Organizzazione, un incontro divulgativo ed informativo su tematiche specifiche di interesse per le famiglie di militari che abbiano una funzione preventiva. Prevenzione nella funzione in cui la conoscenza e l’informazione possono attenuare tutte le ansie e le difficoltà che le missioni all’estero, spesso molto critiche dal punto di vista relazionale, possono determinare. L’attività che si intende svolgere con tale progetto ha principalmente uno scopo di promozione di una educazione alla salute e di prevenzione da fattori di rischio. Il coinvolgimento emotivo, nelle operazioni sopra citate, determina delle reazioni psicologiche che naturalmente possono determinare un disagio, non solo per il militare coinvolto, ma anche per il suo nucleo familiare. Tra i vari fattori di rischio viene citata, nello stress da incarico, anche la separazione: la situazione stressante inizia già prima che la partenza in missione sia avvenuta e in essa incide anche il fattore distacco e privazione del contesto familiare. Nell’attribuzione di significato ad un evento, come una partenza o un evento rischioso, entrano in gioco, e vi si frappongono diversi e tanti fattori che mediano il rapporto tra il soggetto e l’evento; pertanto si intende focalizzare l’attenzione sulle problematiche attinenti alle dinamiche familiari e alla situazione ambientale in cui si svolge l’evento.
L’attenzione al tema della famiglia ha pertanto una valenza non solo emotiva e psicologica, ma anche operativa: in più contesti infatti viene argomentato come esista una correlazione diretta tra la situazione familiare, gli atteggiamenti dei militari e la loro performance all’interno dell’organizzazione. Prima che un militare sia coinvolto nell’impiego effettivo all’estero sarebbe opportuno che molti problemi venissero affrontati e risolti evitando che diventino con il tempo situazioni di difficile gestione durante il periodo stesso di assenza del soldato.
A tale scopo si ritiene opportuno affrontare argomenti di utilità quotidiana per le famiglie in “seminari” con il concorso a titolo volontario di personale civile e militare e divulgare una brochure informativa da distribuire ove siano descritte tutte le informazioni utili per la soluzione dei suddetti problemi .

 

Seminario Supporto Psicologico per Famiglie Militari
a cura della psicologa-psicoterapeuta Dott.ssa Rachele Magro per 'L'altra metà della Divisa'

Giovedì 29/11 dalle h09.00 del mattino  c/o Sede Croce Rossa Italiana Gruppo Volontari del Soccorso Grottaglie in Via Cantore, 1 - presso Mercato Coperto Campitelli - Grottaglie (TA)

ARGOMENTI TRATTATI: - La Partenza in missione e la preparazione psicologica dei figli.
-Affrontiamo insieme la partenza in missione di un nostro familiare.

Per adesioni:
Deborah Croci 3397706381
Cristina Rodriguez 3282978417
Laura Maranò 3381605007


Segue Volantino dettagliato:


domenica 18 novembre 2012

Festa delle Forze Armate, 4 Novembre 2012 , Montereale (AQ) - di Elena D'Aversa e Michelle Nerantzis


Il 4 Novembre 2012, è stato il primo banco di prova per il Gruppo Supporto Famiglie Militari “L'Altra Metà della Divisa” di L'Aquila. Grazie al gentile invito dell'Associazione “ArteinMovimento”, di Montereale (AQ), diretta dalla Signora Claudia Carluccio, e del Sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, siamo state presenti alla celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il tutto ha avuto inizio con la Santa Messa, al termine della quale, tutte le Autorità, Civili e Militari, si sono dirette presso il Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, per deporre la Corona d'Alloro, accompagnate dal Gruppo Bandistico “Città di Montereale” e dai bambini e ragazzi dell'Associazione, che, nonostante la pioggia, hanno sfilato, portando, ognuno di loro, un Tricolore e raggiungendo, poi, la Sala Comunale, dove, in precedenza, abbiamo allestito il buffet con i dolci preparati da noi e dalle altre Metà.
Il Sindaco della Città ha pronunciato il suo toccante discorso alla cittadinanza presente. E dopo una recita teatrale, dal titolo “Sul Filo della Memoria”, ideata da Paola Cialfi, che ha permesso di percorrere istanti della storia della nostra Italia, ci è stata data l'opportunità di presentare il Progetto “L'Altra Metà della Divisa” e dare, così, inizio al buffet!
Eravamo emozionatissime, ma vedere gli occhi commossi ed orgogliosi delle donne, degli Alpini dell'A.N.A., delle persone un po' più anziane, che hanno fatto loro stessi la Storia e del Sindaco, ci ha dato tanta forza. Soprattutto ci ha fatto capire che un cambiamento è possibile! Che, come dice il nostro “grido di battaglia”: Insieme possiamo fare la differenza!
Inutile dirvi che i dolci sono stati di gradimento e sono andati tutti a ruba!
Abbiamo fatto scorta di ottimismo e fiducia! E siamo pronte ad andare avanti con nuove attività!


Elena D'Aversa – Michelle Nerantzis
Responsabili Gruppo Supporto Famiglie Militari
'L'altra metà della Divisa' L'Aquila




giovedì 15 novembre 2012

Buon compleanno 'L'altra metà della Divisa' - di Deborah Croci

Esattamente un anno fa sistemavo le mie scarpette rosse accanto agli scarponi del mio soldato, logori, sporchi, reduci dall'ultima missione in Afghanistan e scattavo la foto che di lì a poco tempo sarebbe diventata il simbolo di un sogno ora quasi realtà.
Esattamente un anno fa discutevo animatamente con il mio soldato, illustrandogli ogni minimo dettaglio di quello che avrei voluto realizzare attraverso un progetto che avrebbe cambiato la vita a me e a molte altre famiglie militari come la nostra. Lui mi guardava in silenzio con quei suoi occhi neri e profondi e mi diceva: a me basta solo ascoltarti dire queste cose. Non importa se riuscirai o meno a realizzarle, non importa se ti ascolteranno mille persone o neanche una. Io ti sarò accanto perchè lo so che lo fai per noi. Lo so che lo fai per la nostra famiglia, per il nostro futuro, per rendere la nostra vita migliore.

Col passare del tempo si sono unite a noi altre famiglie militari che passo dopo passo, giorno dopo giorno, hanno lavorato e si impegnano tutt'ora, silenziosamente, per dare corpo e vita alle idee ed agli obbiettivi che ci siamo posti. 
Voglio ringraziarle tutte, queste famiglie, queste donne, queste mogli, compagne, sorelle, madri, voglio ringraziare i Soldati che dietro le quinte ci sostengono in questo cammino, con la stessa forza e determinazione con la quale noi sosteniamo loro nel loro lavoro, e durante le loro missioni.
Perchè senza di voi, senza il vostro aiuto, senza la vostra presenza, questo progetto sarebbe solo un mucchio di tante belle parole che non vanno da nessuna parte.

Ed allora voglio condividere le parole che un uomo per me molto speciale mi ha detto, mentre insieme sceglievamo il nome da dare a questo meraviglioso sogno che piano piano sta diventando realtà e lo voglio ringraziare pubblicamente perchè senza il suo amore, il suo sostegno, i suoi consigli ed il suo aiuto, io non sarei la donna che sono oggi.
(Tu lo sai. Solo tu lo sai.)

''Perchè 'L'altra metà della Divisa' secondo te?''

''Deb, perchè voi siete la metà di ognuno di noi. Senza delle persone come voi accanto, pronte a sostenerci sempre, noi non saremmo in grado di fare quel che facciamo, bene come lo facciamo. Voi siete la metà dei nostri successi, la metà delle nostre medaglie, siete la metà dei nostri valori, dei nostri sogni, delle nostre vite come uomini e come soldati, voi siete il 50% di noi.
Se voi non ci siete, a noi manca un pezzo, a noi manca l'altra metà.''.

E allora, buon compleanno 'L'altra metà della Divisa' e 100 di questi giorni!






Alcuni consigli scritti dalle mogli di Soldati, per aiutarci ad affrontare al meglio la missione! - Traduzione e riadattamento testi di Daniela Martiniani



Pensa positivo. Sei più forte adesso di quando è andato via. Smettila di pensare al fatto di essere rimasta da sola, anche se a volte hai attacchi di solitudine. Scrivergli un’e-mail quando hai qualcosa da dirgli è una buona soluzione. E’ come se gli potessi parlare, anche se lui non è li.

Tieniti occupata. Le prime notti in cui non sarà al tuo fianco sarai invasa da una profonda sensazione di tristezza. Vuoi vagare in pigiama per qualche giorno? Stringere qualsiasi cosa abbia il suo profumo? Fallo ma poi devi reagire: vai a lavorare, vai a scuola, in palestra e se puoi inizia a lavorare su un tuo progetto che da tempo avevi accantonato, fino all'ora di andare a dormire. Poniti degli obiettivi: finire delle cose iniziate, risparmiare denaro e tenerti in forma per te e per lui, ecc.

Chiama i tuoi amici. Prendi la missione come un piccolo assaggio di libertà. Hai la casa tutta per te, puoi guardare qualunque cosa tu voglia in Tv, fare ciò che vuoi, mangiare quando vuoi. Quando ti senti sola, chiama una tua amica e chiacchiera al telefono. L’amicizia, anche se a distanza, è un mezzo per superare la solitudine.

Affronta i tuoi sentimenti. Affronta le cose giorno dopo giorno e lascia che le tue emozioni abbiano il loro corso. Ci saranno giorni buoni e giorni orribili. Quando hai voglia di piangere, piangi. Quando ti senti in cima al mondo, goditi la sensazione. Quando la giornata è dura, cercare qualcosa di divertente in ciò che sta rendendo la vita difficile al momento. La risata è una medicina meravigliosa.

Trova te stessa. Devi crearti una vita tua . Devi semplicemente, che si tratti di bambini, di un lavoro, amici o un hobby. Devi avere qualcosa da fare, qualcosa che ti interessa, e cercare di rimanere occupata.

Mangia sano. Mangia in modo corretto. E’ allettante, quando il tuo Soldato non c’è, fare uno uno spuntino e non mangiare bene, ma è necessario che tu ti nutra nel migliore dei modi, perchè ricorda “Mens sana in corpore sano.” E’ importante per il tuo equilibrio psico-fisico.

Accetta una mano. Impara ad accettare un aiuto e a chiederlo. A volte le persone a te vicine non si fanno avanti per timore di invadere la tua sfera privata. In alternativa trova un gruppo di supporto per famiglie militari se c’è nelle vicinanze, altrimenti on-line. Loro sapranno darti il giusto sostegno morale e/o concreto per attraversare qualunque difficoltà tu stia vivendo.

Fai la conoscenza di altre Metà. Tieniti in contatto con altre persone nella tua stessa situazione. Scambiatevi consigli, idee, sentiti per una semplice chiacchierata. Ti aiuterà a ricordare che non stai affrontando questa esperienza da sola.

Rimani attiva. Pianifica di svolgere un’attività regolarmente programmata mentre il tuo Soldato è in missione. E' un ottimo modo per darti degli obbiettivi da portare a termine. Raggiungere il primo traguardo ti farà sentire sollevata e più forte, sicura di te stessa e determinata a fissarne uno nuovo, da completare la settimana successiva.. Il tempo così passerà senza che tu nemmeno te ne renda conto, ed al ritorno del tuo Soldato potrai condividere con lui i tuoi successi!

Organizza un week end fuori città. Prenditi i un fine settimana completamente per te con delle amiche, rilassatevi e godetevi la bellezza di un posto nuovo. Avrai poi modo di raccontare alla tua metà cosa avete fatto e visto e programmare di tornare a visitare quei luoghi insieme a lui, dopo il suo ritorno.

Sii forte. Le missioni o la lontananza sono un modo per dimostrare alla tua metà che sei una donna indipendente. Dimostra al tuo Soldato che sei perfettamente in grado di gestire tutti gli affari di casa e che sei serena, fiera e felice di dare il tuo contributo e di sostenerlo nel suo lavoro, in modo che non si preoccupi per te e che possa affrontare la missione a mente più libera, concentrandosi solo ed esclusivamente sul suo compito, senza pensieri negativi per te e per la famiglia.

Ricorda la tua promessa. L'emozione più comune è quella di sentirsi sopraffatti. Con i bambini e la casa e nessun aiuto e nessun sollievo in vista, è spesso davvero difficile evitare di essere completamente avvilita. Ripetiti ''io sono la moglie/ fidanzata/ compagna di un Militare. Di un uomo che è via per mesi e senza nessun affetto vicino, un uomo che dorme in una tenda o su una branda. Io sono a casa e al sicuro e se ce la fa lui, ce la devo fare anche io.''

Sii orgogliosa di lui. Ricorda che lui non è andato via perché vuole stare lontano da te , ma perché è una persona eccezionale e dedica la sua vita a servire il suo Paese, combattere per la Libertà e ad aiutare persone che ne hanno bisogno.












mercoledì 14 novembre 2012

Rubrica AMD Nutrizione - Richiesta di una Metà e Risposta dell'Esperta - a cura di Michelle Nerantzis

Come far apprezzare le verdure?

La richiesta di una delle Metà che ci segue:

"Sono la compagna di un militare attualmente in missione. Non voglio chiedere consigli riguardo la mia alimentazione, ma riguardo la sua! Vorrei che la migliorasse una volta rientrato in Patria. Purtroppo lui e le verdure (così come la frutta!) sono poli completamente opposti. Le definisce "puzzolenti e viscide". Perciò la sua dieta si limita a proteine e grassi animali e carboidrati. Come posso fargli apprezzare le verdure?!
Grazie per i consigli!"


La risposta della Consulente Nutrizionista Michelle Nerantzis:

Questo è un problema comune a molti uomini che conosco.. per non parlare dei bambini!

 
Come farsi piacere/far piacere frutta e verdura?

Si sa, la verdura fa bene.. ma non a tutti piace e come ovviare a questa situazione?

Ecco un paio di suggerimenti che potrebbero risultare utili a chi è refrattario alla sola vista delle verdure:

  1. Offrire piatti piacevoli alla vista ma semplici
  2. Proporre forme e colori divertenti e creative (cubetti, striscioline, tondi, etc)
  3. Preferire verdure tenere e non troppo cotte, meglio se ancora croccanti, cotte al vapore o crude.
  4. Se non vuole le verdure preparare passati, minestroni, centrifugati.
  5. Se non vuole la frutta, proporre frullati, magari camuffati nello yogurt o magari una bella macedonia.
  6. Riproporre ciclicamente frutta e verdura 'nuova' .. prima o poi l'assaggerà!

Altra strategia è di preparare insieme le verdure, se ad esempio prepariamo un tortino o delle polpette,
sarà divertente impastare e poter mangiare il risultato del lavoro fatto.

Altra idea è nascondere le verdure negli involtini, hamburger, polpette, polpettoni, frittate, spiedini, purè, quiche e altro ancora,

Bisogna avere pazienza ed educare il palato a sapori nuovi.


 
(Se anche voi desiderate ricevere i consigli della Nutrizionista, vi invitiamo a scrivere a amdnutrizione@yahoo.com . Ricordate di includere il vostro consenso alla pubblicazione delle richieste in forma anonima, corredate dalla risposta dell'Esperta)