mercoledì 9 maggio 2012

Line Diretta - Siamo ad una sola telefonata da voi! - di Deborah Croci


Ho riflettuto a lungo e spesso su quale sia il modo migliore per mantenersi in contatto quando a separarci è una grande distanza.
Non parlo però di missioni e di telefonate con i nostri Soldati, in questo articolo.
Oggi mi riferisco a noi famiglie militari e a come sentirci più vicini.
Sappiamo bene che quando ci si trova nella nostra situazione di 'famiglia speciale', spesso si naviga in acque difficili, in costante emergenza, affrontando periodi di grande solitudine, di preoccupazione, di lontananza da chi amiamo.
Quando le difficoltà sembrano insormontabili, quando ci si ritrova in un posto nuovo dopo l'ennesimo trasferimento e non si conosce nessuno, quando ogni piccolo imprevisto sembra trasformarsi in un dramma, quando sentiamo di essere ad un passo dal crollo, la cosa che vorremmo di più è essere capite, ascoltate, comprese nel senso più profondo del termine.
Molte famiglie militari hanno la fortuna di vivere a pochi chilometri dalla casa delle rispettive famiglie d'origine, o dei parenti stretti. E spesso ci si rivolge proprio a loro, alle persone che per una vita ti sono state accanto, ti hanno cresciuto, ti hanno appoggiato e sostenuto. Ma possiamo affermare con certezza che i parenti capiscano DAVVERO ciò che noi, come famiglie militari proviamo? A meno che anche le nostre famiglie d'origine non abbiano vissuto la stessa esperienza, direi di no. Ho raccolto in questi mesi di lavoro e di approfondimenti sul supporto familiare, moltissime testimonianze che confermano questa mia tesi. Spesso i familiari, anche quelli più stretti e con cui abbiamo maggiore confidenza, non hanno la capacità di comprendere fino in fondo cosa significhi essere la famiglia di un Militare, cosa voglia dire dover affrontare luna missione dopo l'altra e sopportare tutte le difficoltà ed i problemi che ne conseguono. Non hanno la minima idea del perchè a volte siamo così stressate e nervose del perchè spesso anche la più piccola stupidaggine ci faccia scattare ed avere atteggiamenti che sembrano incomprensibili ed ingiustificati, se visti dall'esterno. Non sanno nemmeno cosa proviamo dentro quando i nostri figli ci chiedono dove si trova loro padre, perchè non c'è mai, quando tornerà. E non è certamente una colpa il fatto che le nostre famiglie d'origine non possano capire realmente come ci sentiamo. Di sicuro la maggior parte di loro ce la mette tutta e tenta in ogni modo di provare a dare consigli o confortarci, anche se ho raccolto confessioni di persone che invece non hanno ricevuto il minimo appoggio, anzi, esattamente il contrario. Esternamente si tende, a volte con troppa facilità e per totale ignoranza sull'argomento, a giudicare la nostra condizione come il giusto 'prezzo da pagare', dato che i nostri cari partiti in missione, torneranno a casa 'molto ricchi'. Non voglio addentrarmi in inutili polemiche sull'argomento, ma dico questo perchè ho la certezza che tutte le famiglie militari sentano l'esigenza di avere un punto di riferimento, un appoggio, un'attenzione ed un ascolto adeguati alla loro condizione, come detto sopra, di 'famiglie speciali'. Molti Stati, anche in Europa, mettono a disposizione dei Numeri Verdi GRATUITI a questo proposito, per agevolare il contatto non solo tra i Soldati e i Familiari che li attendono a casa, ma anche per offrire un migliore servizio ed una adeguata assistenza alle famiglie del Militare in missione. A questi numeri rispondono a volte Militari ed Istituzioni che danno informazioni e rassicurano la famiglia rispetto al benessere del Militare all'estero. Ad altre linee invece rispondono volontari, esperti, consulenti di vario genere, o persone che semplicemente raccolgono ed ascoltano di volta in volta o il semplice sfogo, o, molto spesso, vere e proprie richieste specifiche di consigli su come risolvere un determinato problema pratico della vita quotidiana dal quale non si riesce ad uscire da soli, perchè magari, prima se ne occupava chi è partito in missione. Si cerca insomma di dare una mano e di andare incontro alle esigenze di chi si trova in difficoltà, sia pratica che psicologica, nel modo più immediato, veloce, diretto ed umano possibile, annullando le distanze che separano chi chiama da chi ascolta, servendosi del mezzo più logico, reperibile e semplice del mondo: il telefono.
In Italia purtroppo le cose non sono così semplici. Viviamo in un Paese in cui anche la soluzione più logica ad un problema, per essere messa in pratica, deve superare enormi difficoltà burocratiche, e non solo.
Ma noi famiglie militari, come qualcuno ha detto durante il Convegno Internazionale sull'Assistenza alle Famiglie Militari, del 7 maggio a Roma, al quale abbiamo partecipato come pubblico, 'le famiglie militari italiane hanno imparato a cavarsela benissimo anche da sole', e io aggiungo...ovvio! Abbiamo enormi esigenze e nessuno che ci dia una mano concreta per venirci incontro ed offrirci servizi adeguati. Ci siamo quindi rimboccate le maniche ed abbiamo fatto quello che gli italiani sanno fare meglio: arrangiarsi. Non che ci stia bene così. Naturale. Ma non abbiamo alternativa ed allora facciamo il massimo che possiamo, servendoci dei mezzi che il mondo moderno ci mette a disposizione.
Ed anche in questo caso, fortunatamente, la tecnologia ci aiuta.

Qual è l'unico mezzo veloce, semplice, gratuito, che ci permette di parlare ed addirittura vedere chi è distante da noi, attraverso il monitor di un pc, con l'aiuto di webcam, cuffie e microfono? Skype!

Esatto! Avete indovinato!

Da oggi siamo al vostro servizio attraverso il nostro già attivo contatto Skype 'Laltrametadelladivisa', con una Linea Diretta Gratuita, che potrete utilizzare in caso di necessità di qualunque genere. Avete bisogno di consigli, di essere ascoltati, di una parola di conforto, di risolvere un problema pratico...insomma siamo qui per voi! Dall'altro capo del 'telefono' troverete familiari di militari, esattamente come voi, che potranno aiutarvi se saranno in grado di farlo subito, o, in alternativa, potranno raccogliere le vostre richieste e passare i vostri contatti ad un esperto o consulente specifico e professionale che collabora con il Progetto 'L'altra metà della Divisa, e che vi contatterà al più presto dandovi una mano e soprattutto suggerendovi una soluzione concreta per risolvere il vostro problema.

Potete contattarci ogni qualvolta ci vedrete on-line su Skype.
Nella nostra pagina Facebook apparirà un 'post-it' con l'avviso dell'apertura della Linea Diretta' , che indicherà il via libera alle chiamate.
Nel caso in cui invece in quel momento non saremo on-line, potrete comunque scriverci una mail a laltrametadelladivisa@gmail.com e vi ricontatteremo al più presto.

Non abbiate paura di chiedere aiuto, non siate timidi, non rifugiatevi nella vostra solitudine perchè c'è un mondo intero, intorno a voi, pronto a tendervi la mano. Siamo ad una sola telefonata da voi. Basta un attimo per annullare le distanze e sentirci più vicini.

L'altra metà della Divisa: Famiglie Militari al servizio delle Famiglie Militari!


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