venerdì 23 marzo 2012

Create con noi un Gruppo di Lettura - di Silvia Aprile

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L’imponente, improvviso aumento delle comunicazioni di massa dei giorni nostri,
prima tra tutti la televisione, tende, a mio avviso, ad aumentare pericolosamente il cervello

collettivo forse oltre un limite, biologicamente e culturalmente auspicabile. Mangiamo la
stessa pappa sensoriale e culturale e sviluppiamo quindi strutture cerebrali simili.
L’aumento del cervello collettivo che è causato dai fenomeni di globalizzazione delle
comunicazioni ha indubbie conseguenze a livello comportamentale e quindi sociale. In
questo fenomeno il neurobiologo intravede indubbi vantaggi, ma anche qualche potenziale
pericoloso svantaggio. ” (Lamberto Maffei)
Questa riflessione era parte di un post sul sito: www.ilcorpodelledonne.it.
Semplice, ma tanto veritiera.
Qualcuno penserà ad una esagerazione, ma soffermatevi per qualche minuto a pensare alla “pappa sensoriale e culturale” che assumiamo quotidianamente, sempre uguale a se stessa con idee veicolate dall’alto e preconfezionate. Siamo soggetti ad imput, oltre che standardizzati, anche troppo veloci, talmente veloci da non permetterci una reale riflessione nel merito.
Diciamo la verità: anche internet non si esime da tutto ciò. Le nostre ricerche ad esempio, come anche le notizie assunte usando la Rete, sono, per i più, in qualche modo filtrate dai motori di ricerca, le sollecitazioni sensoriali legate alla vista ed all’udito sono talmente veloci da essere sfuggenti…e poi non si mai SOLI. Da qui il legittimo timore del CERVELLO COLLETTIVO.
Una delle poche attività che ci “salva” da ciò è la LETTURA.
Durante la lettura non siamo distratti, possiamo leggere velocemente o lentamente senza che questo condizioni in qualche modo la ricezione del messaggio, possiamo leggere un brano tante volte quante vogliamo, andare avanti ed indietro e siamo solo noi a deciderlo.
Siamo noi e lo scrittore.
E’ lui che ci parla con un umiltà e noi abbiamo tutto il tempo per riflettere ed eventualmente dissentire. Un libro ci apre mondi nuovi, realtà sconosciute, ci fa viaggiare e scoprire, curiosare, amare, ridere, piangere e vedere una stessa situazione in una prospettiva inesplorata.
Con un libro in mano siamo soli senza sentirci soli.
Se poi la lettura è “condivisa” sarà ancor maggiore il beneficio.
Attenzione non intendo la lettura fatta in gruppo, ma ciò che si realizza attraverso i c.d.”GRUPPI DI LETTURA”.
Il Gruppo di lettura si concretizza quando un gruppo di persone decide di leggere un libro in autonomia per poi incontrarsi e discutere dello stesso.
Spesso si scegli un tema da affrontare e si leggono libri che parlano dell’argomento scelto. Solitamente si fanno incontri a cadenza mensile in cui si sceglie il libro che si leggerà nell’arco del mese ed all’incontro successivo si apre una discussione in merito al testo letto. In quel momento che il singolo lettore espone le sue riflessioni e manifesta anche i propri sentimenti. Si potrebbe anche dire che “la lettura condivisa” ha un valore terapeutico. Certo non è sempre facile aprirsi, perché il discutere di un libro può essere emotivamente pesante, ma, come ha detto qualcuno “il gruppo di lettura è una specie di ‘riduzione del danno’ causato dall’introspezione e dalla solitudine (parziale) provocata dalla lettura “.

I Gruppi di lettura sono tantissimi in tutto il mondo e sono, in Italia, perlopiù frequentati dalle donne che sembrano quelle più attente ed interessate alla lettura.
Si riuniscono spesso in case private, ma ciò determina alla lunga la nascita di un “salotto” chiuso. La maggioranza si riunisce in librerie e qui vi è una impermeabilità del gruppo con una libertà di entrata/uscita.

Avete mai pensato di partecipare a questa costruttiva attività sociale?

I vantaggi sono molteplici: oltre a quelli legati alla lettura in sè potrete conoscere gente nuova, diversi modi di rapportarsi alla realtà che vi arricchiranno, inizierete una attività semplice, economica e riuscirete ad avere del tempo tutto per voi che prima non immaginavate di avere.
Spesso, infatti, si sente dire la frase: “non ho tempo per leggere”. Ma è proprio vero?
Mi piace al riguardo cosa scrive Daria Bignardi nella sua Introduzione al libro di Bollmann Stefan e Heidenreich Elke “Le donne che leggono sono pericolose”, edito da Rizzoli: “Negli anni mi sono scontrata con vari qualunquisti di ambo i sessi, che non capivano la mia passione per i libri, e cercavano di frapporsi tra me ed essa: li ho allegramente allontanati dalla mia vita. E poi, francamente, che te frega se negli intervalli di tempo o in coda al bar io leggo un libro? Perché dovrei preferire ascoltare i tuoi discorsi vuoti o subire le tue avances?”.
Sull’autobus, in coda alla posta…etc., dovunque voi vogliate potete leggere, basta poco…solo avere il libro in borsa.
Pensateci, la borsa di una donna è fatta per contenere un libro, soprattutto quelle che portiamo quotidianamente.
Allora che aspettate!
Noi stiamo creando un GRUPPO DI LETTURA, perché non partecipare?
A breve daremo maggiori informazioni su data, luogo ed orario del nostro primo incontro.
VI ASPETTIAMO!



Set up a Book Club with Us – Silvia Aprile
Translation by Mrs Karen Brooker Villani)

The overpowering and sudden increase in present-day mass communication particularly through television, is, in my opinion, leading to the development of a collective brain perhaps way past biological and cultural limits. Because we are eating the same sensorial and cultural food we are all developing the same brain structures. The growth of the collective brain, caused by communication globalization, undoubtedly has behavioural and social consequences. The neurobiologist will probably find advantages in that but also some potentially dangerous disadvantages.” (Lamberto Maffei)

This reflection was part of a post on the website: www.ilcorpodelledonne.it
It’s simple but also very true.
Some might think it is an exaggeration but if you stop for a moment and think about the ‘sensorial and cultural food’ that we take in every day you realize it is always the same – packaged and ready. We are getting the input and it is standardized and fast, sometimes so fast that we don’t have time to even think about it.
And to be honest, internet is just as much to blame. When we want to look something up that we have found online search engines immediately start filtering the information we receive and they use sensorial methods such as sight and sound, sometimes in a way you don’t even realize what they are doing…and, of course, you are NEVER alone. The COLLECTIVE BRAIN is quite a legitimate fear.
One way to escape all this is READING
Reading doesn’t distract us and the speed we read at is up to us, we can choose to read a passage several times and go back over things if we want to…WE make the choice.
It is just US and the WRITER
The writer speaks to us and we have all the time we need to reflect and even dissent. A book opens new and unknown worlds, takes us travelling, helps us to make discoveries, to love, laugh and cry and to see situations from a different perspective.
WITH A BOOK IN OUR HANDS WE CAN BE ALONE BUT NOT LONELY
If reading a book then leads to SHARING..even better
Careful, I am not talking about a group of people reading a book out loud but getting together to set up a book club.
A book club is when a group of people get together to talk about and discuss a book they have agreed on to read in their spare time.
Very often, a theme is decided on and books are read that contain that particular theme. Meetings might be monthly and everyone has a month to read the book decided upon. During the meeting each person is free to talk about their reflections and feelings about what they have read. There is often quite a therapeutic benefit from this kind of SHARED READING. Of course it is not always easy to open up and talk about feelings when the book might be quite ‘emotionally heavy’ but, as someone once said “ a book club very often functions as a reducer to the damage caused by introspection and some of the solitude you feel when you read”.

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