giovedì 11 ottobre 2012

La ''bolla di sicurezza'' - Testimonianza e Lavoro del Fotogiornalista Freelance Giuseppe Carotenuto in collaborazione con Paolo Giordano

Con immenso piacere pubblichiamo la video-testimonianza di Giuseppe Carotenuto, un fotogiornalista freelance che ha lavorato accanto allo scrittore Paolo Giordano per raccontare l'esperienza dei nostri Militari in Afghanistan, e farci vedere attraverso i loro occhi, quello che accade in quei territori e con quanta forza, passione, tenacia, sentimento, paura ed emozione i nostri Soldati vivono la loro Missione di Pace laggiù.
Da questa esperienza presso la fob 'Ice', situata in un avamposto ancora poco esplorato nel distretto del Gulistan, è nato il nuovo Libro di Paolo Giordano 'Il corpo umano'. ''L'energia delle suggestioni che avevo ricevuto in appena dieci giorni trascorsi laggiù'' - commenta lo scrittore - ''si è rivelata più forte di ogni paura o riluttanza e mi ha trascinato fino al termine, un anno e mezzo dopo. Il risultato è un romanzo di guerra, anzi, un romanzo sulla guerra, nelle sue molteplici incarnazioni: la guerra propriamente detta, quella dell'Afghanistan; la guerra dei rapporti intimi, affettivi e famigliari; e la guerra, invisibile e pericolosissima, contro se stessi. I molti personaggi della storia sono ognuno alle prese con il doloroso passaggio fra l'essere giovani e il ritrovarsi d'un tratto adulti, cambiati, con responsabilità che ancora non vorrebbero o non sono pronti ad assumere.".

Di seguito pubblichiamo le parole di Giuseppe Carotenuto ed il Video, commentato da Paolo Giordano, che potete vedere anche sul sito del Corriere della Sera''.

'' Quando Vanity Fair mi propose di ritornare in Afghanistan per continuare a raccontare la vita dei Nostri Militari Italiani, fu per me una bellissima notizia. Questo significava che il mio primo lavoro, realizzato nel luglio del 2010 era stato apprezzato e la cosa mi riempiva di gioia e mi motivava ancor di più andare avanti nel mio lavoro. La cosa che un po' mi metteva in agitazione era il fatto che non sarei stato solo ma bensì accompagnato dallo scrittore Paolo Giordano. Mi sentivo leggermente impreparato visto che non avevo nemmeno letto il suo primo romanzo,"La Solitudine dei Numeri Primi". In quel viaggio raccontammo per primi l'avamposto italiano di Buji, successivamente balzato alle cronache nazionali dopo l'ennesimo attacco da parte dei Talebani e la morte di Matteo Miotto il 31 dicembre del 2010. Avevo conosciuto e ritratto Matteo durante la mia permanenza nella Fob Ice. Ho ancora ben impressi nella mente i volti di quei ragazzi, quasi tutti miei coetanei, carichi di ansia e preoccupazione poco prima di sbarcare nel combat outpost Buji, tra loro c'era anche Matteo Miotto. L'anno successivo Paolo mi propose di ritornare con lui in Afghanistan e di occuparmi della parte fotografica e video per il suo nuovo romanzo. Nel link che posto, pubblicato dal Corriere della Sera, il prodotto finale del Nostro lavoro. ''

http://video.corriere.it/flash/f6937cca-1170-11e2-b61f-b7b290547c92

A nome di tutte le Responsabili de 'L'altra metà della Divisa', dello Staff, dei nostri Soldati, e delle Famiglie Militari italiane ringrazio di cuore Giuseppe Carotenuto e Paolo Giordano per aver contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica mettendo in luce l'Uomo che c'è oltre la  Divisa, con le sue fragilità, i suoi sentimenti, le sue emozioni e i suoi affetti più cari, e per aver puntato l'obbiettivo sul cuore e sull'anima, di questi nostri Ragazzi, che con sacrificio ed impegno lavorano ogni giorno silenziosamente, lasciando casa, affetti più cari e famiglie lontani migliaia di chilometri, per riportare la speranza anche dove sembra non ce ne sia più. - Deborah Croci




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