mercoledì 15 febbraio 2012

La parola all'Esperta: L'Educatrice ci spiega come aiutare i nostri bimbi a superare al meglio l'attesa del ritorno del genitore in Missione.

Mie care metà,

che siate mamme,papà,mogli,mariti...uomini o donne che abbiano a che fare con bambini! Vorrei esporvi qualche consiglio in caso vi troviate a che fare con ansie, paure, comportamenti inusuali dei  vostri bimbi dovute alla lontananza di figure per loro importanti!
In casi di “mancanza” di un parente stretto possono manifestarsi nei minori situazioni di disagio. Ecco come prevenirle o curarle:
innanzitutto vi esorto a PREPARARE all'evento il bambino! Parlatene, spiegategli che il genitore (o zio o nonno...) sarà lontano per un po', che lo potrete sentire o vedere tramite computer ogni tanto perchè lui (o lei) saranno tanto impegnati ad aiutare i bimbi come loro, che però non hanno nulla! I bambini di solito fanno fatica a capire il concetto del tempo che passa e della permanenza, spesso chiedono ripetitivamente dove si trova la persona cara e perché non possa tornare. Ma, allo stesso tempo, i bimbi, anche piccoli, percepiscono i momenti di cambiamento e reagiscono di conseguenza in modo differente a seconda dell'età! Non sottovalutate la giovane età dei bambini! I piccoli, anche di 1, 2 o 3 anni sono assolutamente in grado di percepire cambiamenti nella loro routine e anche se non riescono a darsene una motivazione, la mancanza di una persona presente in modo costante e quotidiano nella loro giovane vita genererà un turbamento; che fare?
1.         non farsi prendere dal panico;
2.         mai farsi vedere nei momenti di maggiore sconforto dai vostri bambini; avete tutto il diritto di piangere, urlare, esser tristi...ma non davanti a loro! O meglio, con i bimbi più piccoli evitatelo, non riuscirebbero a capire e rischierebbero addirittura di colpevolizzarsi per la tristezza della mamma/papà. Con i bambini più grandi potete intraprendere un'altra strategia: si ai momenti di tristezza, ma solo se condivisa; con loro potete parlare spiegando il vostro stato d'animo creando la base corretta ed empatica per farvi raccontare ciò che loro provano. Alcuni bambini sembrano non reagire: ascoltano senza commenti o fanno altro; la mancanza di reazione riflette in genere l'incomprensione; altri cominciano a piangere perché la mancanza della persona assente stimola in loro il desiderio di averla vicina in quel momento;
3.         è importantissimo il ruolo della seconda agenzia educativa e sociale con cui il bambino ha a che fare: la scuola; riferite alle insegnanti la situazione relativa alla partenza; riusciranno così a spiegarsi, anche loro, i comportamenti differenti del bambino, voi potrete avere un riferimento ulteriore circa il suo stato d'animo e in collaborazione potrete individuare la migliore strategia di intervento contando su un loro occhio di riguardo!
4.         Aiutatelo a distrarsi, create occasioni di incontro con gli amichetti, momenti di socializzazione, di svago, andate a cinema, al parco, al fast-food, fatelo divertire! Portatelo a vedere posti nuovi o luoghi che gli piacciono! “Stancatelo”, dategli 1000 occasioni di divertimento, questo lo aiuterà a non pensare e saranno tutti avvenimenti da raccontare ai nostri soldati quando riusciranno a sentirli/vederli;
5.         fatelo parlare con il genitore via skype o cellulare ogni volta che ne avrete l'occasione;
6.         fategli domande e fatevi fare domande, date sempre una risposta il più concreta possibile;
7.          cercate di far mantenere al bambino, specie se piccolo, continui ricordi sulla persona cara: anche se non c'è fisicamente DEVE essere presente nella loro vita!!!
Sappiate che i vostri bambini avranno a che fare con la solitudine e  la mancanza di un punto di riferimento importante, quindi è fondamentale il sostegno che dovrà svilupparsi attraverso attività di vario genere, ricreative e non e servendosi dell'aiuto degli esperti di diversi settori, al fine di garantire supporto a 360° al bambino!
Il bambino capisce dai discorsi a bassa voce, dalle espressioni dei volti, dalla commozione che affiora costantemente, dallo stravolgimento della solita vita quotidiana che qualcosa di diverso è accaduto e ne rimane quantomeno colpito e impressionato. Meglio allora non far finta di niente e cercare di nascondere ciò che è successo, ma trovare un modo semplice e veritiero per spiegare la mancanza momentanea del nostro e loro caro anche se questo compito non è affatto facile!
Buona strada a tutti!

(Potete contattare Romina chiedendo consigli o consulenze gratuite private attraverso l'indirizzo mail diretto che trovate nella sezione 'Consulenti ed Esperti del nostro Blog).



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