martedì 7 febbraio 2012

Sicurezza on-line: Vulnerabilità su Facebook - traduzione e riadattamento di Deborah Croci

Facebook diventa ogni giorno sempre più grande e viene sempre di più considerato una piattaforma, e non un semplice sito internet. Attraverso questo social network si possono fare così tante cose che ognuno di noi è libero di utilizzarlo a suo modo, per ottenere i risultati che desidera.
Moltissime persone lo utilizzano unicamente per mantenersi in contatto con gli amici, nuovi o del passato, per sapere ciò che fanno, come stanno, che tipo di vita conducono. Con Facebook tutte queste informazioni sono a portata di click. Basta un attimo e ci si ritrova dentro la vita di una persona che magari, non incontriamo da anni.
Ma il successo di Facebook non è dovuto solo a questo.
Ci sono persone che utilizzano Facebook per i giochi o le molteplici applicazioni che esso offre agli utenti. In effetti possiamo tranquillamente affermare che questo Social Network si trasforma a volte in una vera e propria piattaforma di giochi ed applicazioni, grazie alla quale molti 'Publishers' stanno guadagnando milioni e milioni.
Tra le persone che utilizzano Facebook però, si nascondono anche i malintenzionati, siano essi hackers, terroristi, criminali o molestatori. Ed è per questo che chiunque utilizzi questo tipo di tecnologia, deve assolutamente sapere anche come difendersi dagli attacchi e come proteggere la propria sicurezza, soprattutto se nella sua vita e nella sua famiglia è presente un membro che presta servizio nelle Forze Armate.
In fondo, se ognuno di voi fosse un malintenzionato, e si trovasse in un 'luogo' in cui sono presenti milioni di persone tutte insieme...ne trarreste vantaggio, giusto? Le applicazioni ed i giochi sono tra i veicoli maggiormente utilizzati dagli hackers per attaccare.
Inoltre ogni hacker o malintenzionato sa benissimo che molti degli utenti di Facebook non hanno una grandissima esperienza o conoscenza in fatto di computer e di web. Spesso si sa a malapena come leggere e scrivere mail, scrivere un post, un commento, pubblicare o condividere un contenuto e navigare in rete nei siti che ci piacciono di più. Si conosce poco e niente riguardo alla sicurezza on-line e questo rende tutti noi molto vulnerabili.
La buona notizia è che non occorre che voi siate degli esperti. Il team di facebook fa già molto per cercare di proteggere la sicurezza dei propri utenti. Ma non basta. Perchè molto spesso sono gli utenti stessi che, con le loro azioni e le informazioni che pubblicano, mettono a rischio la propria sicurezza e quella dei loro cari.

Basterà quindi seguire alcune semplici regole, per salvaguardare la propria sicurezza e la propria privacy, garantendo di conseguenza anche la sicurezza dei propri cari:

1) Se state per cliccare il pulsante 'Mi Piace', su un sito o una pagina che state visitando, assicuratevi che i contenuti siano davvero quelli che sembrano e che siano legali, chiari, sicuri. Non ha alcun senso cliccare il pulsante 'Mi Piace' in una pagina o sito che state visitando da soli 5 minuti, alla rinfusa e frettolosamente. Rischiereste di consentire a malintenzionati o a contenuti poco chiari, di avere accesso al vostro profilo e alle vostre informazioni. Pensateci: fareste mai entrare in casa vostra, nella vostra vita, uno sconosciuto che bussa alla vostra porta e che non avete mai visto? Magari con indosso un bel passamontagna nero che gli nasconde il volto? Non credo proprio. E allora attenzione. Con un click, rischiate di fare esattamente questo.

2) Foto e Video su facebook sono qualcosa di cui le persone fanno largo uso e, a mio avviso, abuso. I familiari dei militari, amici compresi, dovrebbero invece rendersi conto che per quanto sia carino e simpatico pubblicare foto con i propri cari sul web o 'taggare' chiunque senza un minimo di scrematura o selezione, nelle immagini pubblicate, è in molti casi controproducente e molto molto pericoloso. Quando si ha a che fare con un familiare che svolge una professione così delicata, si è esposti a rischi di attacchi da parte di malintenzionati in maniera maggiore rispetto agli altri. Bisogna quindi fare attenzione a ciò che si pubblica. Considerate non solo l'immagine in sè, ma anche gli sfondi. gli ambienti, le didascalie che indicano il chi, il dove e il quando è stata scattata l'immagine o è stato girato il video. Potrebbero essere informazioni sensibili e assolutamente non divulgabili. Se le pubblichiamo, le mettiamo a disposizione della rete e diventano di proprietà della rete. Ne perdiamo il controllo e la possibilità di gestirle e di controllare chi le utilizza e soprattutto che tipo di uso ne fa.
Fareste sfogliare il vostro album di fotografie ad un terrorista, magari facendolo accomodare sul vostro divano nel salotto di casa, ed offrendogli anche un caffè? Gli fareste vedere i video di famiglia sulla vostra tv? Non penso. Se non fate attenzione a ciò che pubblicate, state proprio permettendo questo. State dando il 'via libera' ai terroristi o ai malintenzionati, di entrare nella vostra vita privata. Ma che uso ne faranno?

3) Pubblicare post sul nostro profilo facebook indicando ciò che stiamo facendo o dove siamo nel mondo, aggiornando di volta in volta il nostro 'stato personale' è divertente e ci aiuta a condividere con i nostri 'amici' i nostri spostamenti, la nostra vita quotidiana, le nostre emozioni. Ma purtroppo c'è anche un lato negativo in tutto ciò. Dovete pensare che le informazioni che scrivete sul vostro 'stato' sono visibili non solo ai vostri 'amici', ma, soprattutto se le vostre impostazioni sulla privacy non sono ben calibrate, è come se lo stessimo urlando in una piazza in cui sono presenti milioni di sconosciuti, con tutti i rischi che ne derivano. Consegnereste ad un criminale la mappa degli spostamenti di un vostro caro in Missione? Gli dareste dettagli sugli orari, le date di partenza e ritorno, i nomi dei vostri figli, il vostro indirizzo? Pensateci. Gli state dando in mano la vostra vita. Gli state dicendo: noi siamo qui, lui è lì. Colpisci. Fai di noi ciò che vuoi. Lo state autorizzando a farvi del male. Fate quindi attenzione non solo a ciò che scrivete nei vostri aggiornamenti di 'stato', ma anche alla pubblicazione di legami di parentela (figli, mogli, sorelle, fratelli, fidanzati, ecc.). Queste informazioni sono un 'invito a cena' per i malintenzionati. E rendete voi e la vostra famiglia vulnerabili.

In conclusione: riflettete prima di pubblicare, condividere, connetterti, twittare...

Siete voi i primi responsabili della vostra sicurezza e della sicurezza dei vostri cari in Missione.
La loro vita è anche nelle vostre mani.

Per qualsiasi ulteriore info o approfondimento sulla sicurezza on-line, vi consiglio di visitare questo sito, dal quale sono tratte molte delle regole di questo articolo: http://www.security-faqs.com/about


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